sabato 16 maggio 2009

La Civiltà d'amare

(dal rapporto Unicef sull’infanzia)


11 milioni
sono i bimbi che muoiono
ogni anno di malattie banali,
ma per quelle medicine
che nei paesi ricchi
si ingoiano e si gettano a quintali.
50 milioni, invece,
sono nati di recente senza un nome,
per rendergli più facile incontrare
qualcuno di quei 100 milioni
invece abbandonati
ad imparar la vita
frugando nei rifiuti dei supermercati .
Di questi, 300 mila
verranno poi arruolati
in uno di quegli eserciti ribelli
che in nome di una fede o un’ideale
saprà usare un bambino,
per sparare.
Del resto 2 milioni
sono i bimbi già ammazzati;
6 milioni invece, i feriti o i mutilati
in una delle guerre dalle Nazioni Unite
organizzate
e da qualche potentato consigliate.
Ma se 200 milioni
saranno i bambini costretti a lavorare
e 120 di questi proprio non troveranno
il tempo di studiare
Io penso agli altri 80, di milioni
che in qualche modo a scuola
poi ci andranno.
Penso ai loro occhi, ai loro volti
ed alla ferita che gli si aprirà nel cuore
quando con ardore gli diranno
che è questa qui
la civiltà da amare

lunedì 4 maggio 2009

In giorni come questi

Nulla,
in giorni come questi,
può strappare un sorriso,
nulla...

In giorni come questi
si respinge con fastidio chi si ama
e infastiditi si osserva il cielo,
illogicamente sereno.

Nulla,
in giorni come questi,
può dare anche solo un labile
presentimento di futuro,
nulla...

In giorni come questi
ci si chiedono cose
che stordiscono l’anima
e rabbuiano il viso, così
nulla,
in giorni come questi,
può strappare un sorriso.