venerdì 19 dicembre 2008

Il lamento del vento

Lo senti
il lamento del vento
che sussurra parole alle fronde,
che corre veloce sui mari
a parlar con le onde,
e poi in alto,
più in alto
tra i perenni ghiacciai
a lambire le vette,
per scender di nuovo
tra le dune e i deserti,
e poi nelle terre lontane
a disperder sussurri
nelle steppe infinite, là
tra l’infinito sapere,
mistero
tra i misteri d’oriente?
E ancora lo senti
passare sicuro nel buio
di avite foreste
e aprirsi di nuovo la via
seguendo l’ uadi, e in quel solco
riprendere un ritmico suono
che cupo ripete assillante:
è il sonno…è il sonno…è il sonno
è il sonno di questa ragione
che non si vuole destare…

Il vento,
il vento foriero,
sfinito alla fine scompare.
I mostri hanno preso la terra,
e la terra,
ormai muto il suo vento,
avvolta nell’ombra e in silenzio
si flette
e comincia a pregare…

( 7 luglio 2005)

Di legge e di spada

Oscura regione
tra viscere
ed anima d’uomo
che cerca vendetta
e non sente ragione,
illude e s’illude
celando la propria natura
che ringhia ed azzanna a paura,
io ti chiamo ti cerco ti sfido:
non c’è deroga
al diritto di tutti
alla vita!
Alla legge non servono
Fuochi e coltello
ma luci d’accendere
su un’ oscura regione
tra viscere ed anima d’uomo.


Una spada non ferma una spada
Lascia solo un cadavere in più


( Settembre 2007)

Noi, siamo

Noi siamo
la sintesi del nostro passato e,
prima di quello,
di quello che prima
c’è stato.
Noi siamo
in ogni nostro momento
in ogni sorriso ed in ogni lamento.
Noi siamo
ogni volto che abbiamo incontrato
ogni parola, ogni pianto, ogni abbraccio
raccolto e poi dato.
Noi siamo
nell’essere di mille diverse persone
che sono, son state e che
poi saranno.
Noi siamo
mistero e rivelazione…

Noi, siamo
un incontro, un momento d’amore
in un’esplosione
di luce e colore

(Maggio 2005)