Quando,
nelle notti di sereno,
con umiltà e coraggio
rapito
osservo il cielo,
di questa terra subito
mi sento un parassita;
un nulla,
ospitato su un puntino
di quell'immensità che ci sovrasta
e che solo in parte io
capisco e vedo...
Allora penso a dio,
a quella forza che dà alito al creato
e a quell'inafferrabile infinito
che si perpetua in ogni mio respiro...
Ma poi,
chiudendo gli occhi,
ritrovo quelle croci,
i roghi inquisitori e le bandiere
che agitano nel vento il paradosso
d’ un amore che sublima nel potere...
Così
ritorno rassegnato
a rifugiarmi nel mio lido
e nel buio della notte
amaramente
rido