Così
son qui scomodamente
A
navigar nel vuoto con la mente
Seduto
su una seggiola impagliata
Che
perde stoppia ad ogni movimento
Come
la vita mia che si consuma
Lasciando
i sogni lì sul pavimento
Mentre
là fuori il mondo si frantuma…
I
poveri qui si azzannano tra loro
Mentre
i potenti se la stan ghignando
E
mescolando verità a menzogna
Tolgono
pane dignità e lavoro.
Ed
io, seduto nella mia cucina
Resto
a guardare con la testa china
E,
facendo i conti con la mia vergogna
Continuo
il viaggio, rabbiosamente amando