mercoledì 19 agosto 2009

Lei, sorrideva

Seduto pressappoco
sull’orlo della sera,
guardavi il mondo
con indifferenza;
negli occhi avevi l’ombra
dei sogni d’una vita,
sul viso
disegnata la fatica
e quei momenti,
riempiti dall’attesa
di un altro giorno
che si ripeteva…

Nella penombra
scendevano le ore
sopra la polvere
del tavolo in cucina;
e le tue notti
sapevano di muffa
che ricopriva
il tanfo dei lenzuoli,
come l’odore
del cibo riscaldato
che rivestiva ormai
tutti i pensieri…

Ma qualche volta, so,
sentivi quella musica,
quel valzer mozzafiato
di tanto tempo fa.
Così ti alzavi
un poco barcollante,
mentre la stanza
di blu si colorava,
e con lo sguardo attento
lei cercavi,
quella di un valzer
di tanto tempo fa…

Lei sorrideva
E a te s’avvicinava
scostando quel silenzio
che la circondava…
Poi con dolcezza
la mano sua baciavi,
l’orchestra riprendeva
il ballo cominciava
e tu,
con lei che ti sfiorava
e tutto attorno che brillava,
volavi sopra il letto
e ai piedi tuoi il mondo,
che girava…

Ma quella notte, so,
il ballo non finì
un colpo forte al cuore
e la musica cessò…
Così la morte arriva,
quasi sempre da nemica,
ma quella notte no,
non fu così,
perché con quella donna
ancora lì vicino
e l’animo disperso
nel suo viso,
sciogliesti la tua vita
in un sorriso

venerdì 7 agosto 2009

La vita

Per me,
povero cristo senza fede,
la vita è un lampo
che illumina miraggi
un gioco triste
senza soluzione
una fatica
che non ha futuro
una puttana
priva di pudore.


6 maggio 2009

martedì 4 agosto 2009

Ed io ti porto

Ed io ti porto
dov’è frontiera il mondo,
dove la vita
è sempre e solo in saldo.

Ed io ti porto
nel cuore dell’angoscia,
in quel pacciame
di rabbia e d’ignoranza
dove germoglia e prospera violenza.

Ed io ti porto
al centro della tela,
in quell’intreccio
d’ipocrisia e vendetta;
le prede arrivano
e il ragno è lì che aspetta.

Ed io ti porto
dove non c’è il sorriso,
ma solo il ghigno sdentato
di una vecchia
che è sirena per chi non può vedere,
ma è puttana
e serva del potere.

Ed io ti porto
dove non vuoi venire,
davanti ad uno specchio
che mostra ciò che non si vuol vedere,
dove riflessa e opposta
può essere la vita
ed è natura e caso
il ruolo che t’aspetta.