martedì 7 ottobre 2008

Fino all'ultimo piano...

Su
per la scala in ferro
adagio
sali in cielo.
Su per i trenta piani
di un fallico grattacielo,
sali,
tu lentamente sali
e, ad ogni piano,
un po’ del mondo,
di quello che sta sotto,
vedi…

I tetti butterati
d’antenne paraboliche
geometrici profili
disegnano nel cielo,
e l’orizzonte sfuma
e un poco si nasconde
nell’aria adulterata
col propano; lontano…
lamenti di sirene
incidono nel vuoto,
il vuoto
della vita di qualcuno

E sali,
ancora sali
e poco a poco cambia
quel che vedi;
in basso
chilometri di cavi
intrecciano solitudini
e destini, e tu
ormai prossimo alla vetta
ti gusti il mondo
che piano si confonde
mentre un aereo passa,
lì vicino.

Ecco
sei in vetta ormai,
eccoti in cielo,
il mondo in basso
è sparito per davvero
e tra quelle nuvole
si disperde il tuo pensiero
così,
con l’energia dell’ultima fatica,
alzi il tuo corpo in volo
e liberi nel vento
la tua vita

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