venerdì 19 dicembre 2008

Il lamento del vento

Lo senti
il lamento del vento
che sussurra parole alle fronde,
che corre veloce sui mari
a parlar con le onde,
e poi in alto,
più in alto
tra i perenni ghiacciai
a lambire le vette,
per scender di nuovo
tra le dune e i deserti,
e poi nelle terre lontane
a disperder sussurri
nelle steppe infinite, là
tra l’infinito sapere,
mistero
tra i misteri d’oriente?
E ancora lo senti
passare sicuro nel buio
di avite foreste
e aprirsi di nuovo la via
seguendo l’ uadi, e in quel solco
riprendere un ritmico suono
che cupo ripete assillante:
è il sonno…è il sonno…è il sonno
è il sonno di questa ragione
che non si vuole destare…

Il vento,
il vento foriero,
sfinito alla fine scompare.
I mostri hanno preso la terra,
e la terra,
ormai muto il suo vento,
avvolta nell’ombra e in silenzio
si flette
e comincia a pregare…

( 7 luglio 2005)

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