A Kristopher e al suo sogno
Esile bambino che sognavi di danzare
e che danzavi
sopra quelle quattro case
e sotto il cielo
di certa soffocante umanità, lo so
t’han mutilato l’anima,
sfregiando la tua diversità.
Povera gente, sai?
Poveragentemiseraeperdente
che davvero non può lasciar sognare
e ai figli suoi insegna a bastonare
la propria e l’ altrui diversità
come sempre e sempre poi sarà,
assurdo e triste arcano della nostra umanità.
Ma tu, drama boy
non piangere, non ascoltar la rabbia
non ti curar di lor / ma guarda e passa
il nulla, nulla merita e nulla il nulla avrà,
negli occhi tuoi e nell’anima la tua diversità,
l’essenza di quel sogno
che certo non morrà.
“Sognava di essere ballerino. Ferito dai compagni di classe” Corriere della Sera, 9 gennaio 2003
venerdì 24 luglio 2009
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