martedì 4 agosto 2009

Ed io ti porto

Ed io ti porto
dov’è frontiera il mondo,
dove la vita
è sempre e solo in saldo.

Ed io ti porto
nel cuore dell’angoscia,
in quel pacciame
di rabbia e d’ignoranza
dove germoglia e prospera violenza.

Ed io ti porto
al centro della tela,
in quell’intreccio
d’ipocrisia e vendetta;
le prede arrivano
e il ragno è lì che aspetta.

Ed io ti porto
dove non c’è il sorriso,
ma solo il ghigno sdentato
di una vecchia
che è sirena per chi non può vedere,
ma è puttana
e serva del potere.

Ed io ti porto
dove non vuoi venire,
davanti ad uno specchio
che mostra ciò che non si vuol vedere,
dove riflessa e opposta
può essere la vita
ed è natura e caso
il ruolo che t’aspetta.

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