martedì 7 dicembre 2010

Un nuovo arcobaleno

Scende la neve e soffice
avvolge il mio pensiero
che dolcemente plana
sul ricordo di com’ero.

Nessun rumore o suono
si sente e da quassù
son’ afoni discorsi,
confusi movimenti
e poco più.

Scende la neve e magico
il mondo sotto appare
e mentre tra le nuvole
volteggia il corpo mio,
è solo incanto d’anima
in un bianco sfarfallio.

Intanto il tempo scorre,
ma a ritroso,
e lentamente scendo
e lì mi vedo
in mezzo al fumo di sterili parole
che ingannano i principi
in cui credevo.

Vedo battaglie e sangue
per le strade.
Sogni traditi a colpi di pistola,
madri straziate e buchi nelle vene, poi
vuoti lamenti ed urli di sirene
che nel deserto di centomila piazze
accompagnano
il ghigno soddisfatto del potere

Scappo volando
lontano da quegl’anni;
lontano da quel mondo lontano
dall’angoscia dell’infrangersi d’un sogno
e quando in alto, in alto son di nuovo
sento leggero il corpo e il mio pensiero
perdersi ancora tra quei boccioli di neve
che s’apriranno, sciogliendosi al calore
di un nuovo arcobaleno.

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